Il sismabonus è un’agevolazione fiscale che consente a persone fisiche e giuridiche di ottenere una detrazione fiscale Irpef di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici su abitazioni, prima e seconda casa, su immobili adibiti per attività produttive e sulle parti comuni dei condomini ubicati in zona sismica 1, 2 o 3. La spesa massima agevolabile non deve superare i 96 000 € (comprese le spese effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili).
Il sismabonus sarà in vigore fino alle spese sostenute al 31 dicembre 2021.
La nuova legge di Bilancio 2019 ha introdotto importanti novità:
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Detrazione 100 per le spese di diagnosi sismica degli edifici;
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Ecobonus e sismabonus insieme per permettere ai condomini di aprire un unico cantiere lavori;
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Detrazione anche per le spese di certificazione statica ad opera di professionisti;
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Estensione dell’agevolazione anche a capannoni e impese.
Le detrazioni sono pari al 70% se c’è un passaggio ad 1 classe inferiore di rischio, mentre è pari al 80% se i lavori determinano la riduzione di 2 classi di rischio.
Per i condomini le detrazioni sono pari al 75% se c’è un passaggio ad 1 classe inferiore di rischio, mentre è pari al 85% se i lavori determinano la riduzione di 2 classi di rischio.
Le detrazioni saranno divise in 5 quote annuali.
Il ruolo fondamentale per poter usufruire del sisma bonus è il tecnico strutturista.
Infatti un tecnico abilitato analizza la struttura e in base a criteri tecnici stabilisce la classe di rischio a cui appartiene; in seguito si studiano gli interventi di miglioramento sismico e in base a criteri analitici o semplificati si definisce la riduzione di classe di rischio sismico.